domenica 28 dicembre 2014

Il gatto paralizzato e la terapia in acqua

Il gatto paralizzato e la terapia in acqua


questo il VIDEO:





questa la STORIA:


Il gatto paralizzato e la fisioterapia in acqua


Questa è la storia di Mog, un gatto paralizzato curato grazie alla fisioterapia in acqua.  La storia è di qualche annetto fa. Mog, un micino di colore grigio e nero, a causa di un incidente automobilistico aveva subìto una paralisi agli arti anteriori. La padrona però, con amore e coraggio, ha cercato di continuare a fargli godere un certo grado di libertà. Lo ha quindi abituato a stare in acqua, con il supporto di una piscina dove si effettua l’idroterapia.
Oltre a questo, la piscina gli ha consentito di irrobustire il suo corpo e i suoi arti, riuscendo così a sopportare meglio il peso del suo corpo quando è fuori dall’acqua e necessita di muoversi. L’incidente d’auto non ruppe le ossa di Mog ma danneggiò seriamente i nervi. La padrona, la Sig.ra Ashworth, seppur inizialmente restìa a questo tipo di terapia (non foss’altro che i gatti evitano il più possibile di bagnarsi, figurarsi buttarsi in acqua) si è poi dovuta ricredere quando ha visto Mog imparare a destreggiarsi in acqua e a riacquistare una utile mobilità al di fuori di essa.
Gli esercizi in acqua, al costo di 30 sterline per dieci settimane, sono molto semplici. Mog viene messo nella piscina e la padrona lo chiama per farlo avvicinare a lei. Tra miagolii e iniziali resistenze, il micio però riesce a raggiungere la padrona e a compiere egregiamente il suo tragitto. Nel video che segue potete vedere come Mog affronta l’esercizio.
Che dire: auguri a Mog e alla sua padrona!

venerdì 19 dicembre 2014

LA FRATTURA DELLA COLONNA VERTEBRALE NEL GATTO: paralisi temporanea o definitiva?

Qualche consiglio da un veterinario neurologo:

http://neurologiacanegatto.blogspot.it/2012/02/la-frattura-della-colonna-vertebrale.html



LA FRATTURA DELLA COLONNA VERTEBRALE NEL GATTO

Le fratture della colonna vertebrale spesso sono la conseguenza di cadute dall’alto o incidenti stradali ,ma avvolte possono presentarsi anche a seguito di semplici scivolate in ambiente domestico ,colpi contundenti sulla schiena(es la tapparella delle finestre ) Le fratture vertebrali sono di diversi tipi: in ogni caso tutte devono preoccupare il soccorritore, a causa dei potenziali effetti sull'integrità del canale vertebrale e del danno midollare che ne può conseguire Nei gatti spesso le fratture sono dovute a traumi di forte intensita’ che creano uno slittamento dorsale del corpo vertebrale con una riduzione superiore del 50% del canale vertebrale ,cio’ comporta una lesione imponente del midollo con ematomi ed avvolte discontinuita’ del midollo. Prima di affrontare una operazione e’ fondamentale accertarsi della presenza del dolore profondo, avvolte pero’ questo anche se non presente puo’ comunque dare speranza in una ripresa . Infatti in alcuni casi dopo una terapia antinfiammatoria e antiedemigena c’e’ la ricomparsa del dolore profondo ,quindi prima di emettere una prognosi infausta bisogna aspettare almeno 24-48 ore dall’evento traumatico. La ripresa puo’ essere molto lunga quindi importante e’ sapere attendere . . La maggior parte delle lesioni midollari è in realtà determinata dall'ipossia, che può essere secondaria a una lesione vascolare, a uno spasmo o a una compressione dei vasi arteriosi causata da edema del midollo spinale. Il trauma, infatti, può provocare la rottura o lo spasmo delle arterie che irrorano il midollo, causandone l'ipossia, con conseguente malfunzionamento e infarto. E, anche quando non si verifichino la rottura o lo spasmo dei vasi, la struttura rigida del canale vertebrale e la scarsa possibilità di espansione del midollo spinale fanno sì che il ri¬gonfiamento post traumatico del midollo stesso possa causare compressione dei vasi, conseguente riduzione dell'apporto ematico. Dopo un trauma al midollo il flusso ematico diminuisce fino al 70/80% del valore normale a causa dell’edema La chirurgia consiste in stabilizzare e allineare la colonna vertebrale attraverso l’uso di staffe o viti e chiodi con cemento sterile.
STABILIZZAZIONE CON STAFFA:
Spesso specie le staffe vanno rimosse dopo alcuni mesi a guarigione ottenuta perche’ col movimento del gatto possono spezzarsi i fili di acciaio e quindi si ha la mobilizzazione della staffa. Fondamentale la Fisioterapia nel postoperatorio e la somministrazione di sostante Neurotrofiche Dott Alessandro Prota Consulenza Neurologica Veterinaria on line 3393201159

mercoledì 17 dicembre 2014

Gatto ex-paralizzato dal collo in giù: ora cammina e salta sui mobili!

DA FACEBOOK

https://www.facebook.com/events/275553072637697/?pnref=story

NANà HA VISSUTO L'INFERNO ORA HA DIRITTO AL PARADISO: PARALIZZATO DAL COLLO IN GIU' è TORNATO A CAMMINARE ADESSO CI VUOLE UNA FAMIGLIA CHE LO AMI 




    storia di nanà: 
nanà (così chiamato perchè credevano fosse femmina) è stato recuperato da Salvatore Libero Barone Lida palermo a dicembre 2013 dopo che è stato investito e preso da un branco di cani... ebbene nanà era completamente paralizzato dal collo in giù i centri del sistema nervoso autonomo erano compromessi non manteneva la temperatura ed andava in arresto respiratorio. è stato ricoverato e operato con un delicato intervento al collo fatto aprendo anteriormente per mettere viti e cemento nella colonna vertebrale (come vedete dalle foto). miracolosamente ha superato l'intervento e dopo circa 8 giorni la vigilia di natale è stato messo a pensione da me.quando è arrivato muoveva solo la testa e appena appena le zampette davanti...doveva stare steso su un fianco con un piccolo cuscino e rigirato per non fare le piaghe... non mangiava da solo andava imboccato e non riusciva a deglutire per via dell'intervento alla gola ed era magrissimo.
Piano piano ha ripreso a mangiare da solo e a sollevarsi appena appena...ha fatto un mese circa di fisioterapia facendo dei lentissimi ma costanti progressi ma la zampa davanti presentava una posizione rigida che gli ostacolava ogni movimento e si pensava ad una paralisi del radiale per cui andava amputata... interrotta la fisioterapia perchè non utilissima e molto costosa (lui accettava e male quella passiva e si rifiutava di fare quella attiva) ho cominciato io a fare fare degli esercizi al piccolo e a stimolarlo a muoversi e i progressi sono andati aumentando ...nanà molto affezionato a me collaborava tantissimo...poi una sera è successa una cosa orribile...si è affogato rischiando di morire soffocato siamo riusciti a farlo respirare e a salvarlo e abbiamo subito cominciato la terapia antibiotica per scongiurare la polmonite ab ingestis e... miracolo comincia a muovere la zampa destra allora abbiamo subito cominciato il cortisone... adesso nanà si alza cammina e usa tutte e 4 le zampe allo stesso modo barcollando e cadendo ma si muove...purtroppo però sorgono in continuazione nuovi piccoli sintomi neurologici ...
ora a distanza di quasi un anno dal terribile incidente nanà conduce una vita quasi normale è stato castrato e resta da risolvere solo un problema all'occhio mancante che purtroppo tende a lacrimare sempre per cui probabilmente andrà operato e andrà chiuso l'occhietto... nanà gioca tranquillamente con gatti maschi e femmine ma adesso ha proprio bisogno di una casa tutta sua



tra pochi giorni sarà un anno che sei a casa mia...sei arrivato completamente immobile e ora ti guardo saltare sui mobili come un grilletto e non mi sembra vero...però una cosa ancora ti manca tesoro...una mamma che si occupi di te per tutta la vita...spero di poterti fare questo regalo per natale




PER SEMPRE